Criptoaiuto https://criptoaiuto.it Consulenti esperti di criptomonete Mon, 25 Sep 2023 13:42:31 +0000 en-US hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.4.3 https://criptoaiuto.it/wp61/wp-content/uploads/2017/11/cropped-favicon-32x32.png Criptoaiuto https://criptoaiuto.it 32 32 Scarsità e valore delle scarpe Air Jordan e Bitcoin https://criptoaiuto.it/scarsita-e-valore-delle-scarpe-air-jordan-e-bitcoin/ https://criptoaiuto.it/scarsita-e-valore-delle-scarpe-air-jordan-e-bitcoin/#respond Sat, 02 Mar 2024 10:28:13 +0000 https://criptoaiuto.it/wp61/?p=2381 Scarsità e valore delle scarpe Air Jordan e Bitcoin

Il concetto di scarsità è profondamente radicato nel nostro modo di valutare le cose. La sensazione di possedere qualcosa di unico, esclusivo e difficile da ottenere conferisce un senso di valore e autostima. Questo principio di scarsità si estende a molte aree della nostra vita, inclusi il mondo della moda e le criptovalute. In quest’articolo esaminiamo l’analogia tra scarsità e valore delle scarpe Air Jordan e Bitcoin

Prendiamo ad esempio le scarpe Air Jordan, una delle linee di calzature più iconiche e di successo al mondo. Prodotta dall’azienda Nike e ispirata al famoso ( GOAT)  giocatore di pallacanestro Michael Jordan, questa linea di scarpe è caratterizzata da modelli esclusivi e limitati. Ciò significa che non tutti possono avere accesso a queste scarpe. I negozi spesso organizzano rilasci speciali e concerti per permettere ai fan di acquistarle. La loro scarsità porta ad un aumento del desiderio e, come risultato, ad un aumento del prezzo sul mercato.

Il fenomeno delle sneakers limitate ha raggiunto livelli straordinari. Collezionisti e appassionati di tutto il mondo competono per ottenere un paio di queste scarpe rare. A volte i prezzi possono raggiungere cifre astronomiche, con persone disposte a spendere migliaia di euro per avere l’opportunità di indossare o collezionare un paio di Jordan esclusive. Come ovvio intuire non è un limite intrinseco dell’azienda Nike nel costruire più esemplari dello stesso modello, ma dichiaratamente ne limita l’offerta. Si può discuterne la follia non solo dei nuovi modelli ogni anno ( al pari del rilascio del nuovo iPhone) ma il solo cambio di colorazione può dare più o meno valore nel tempo attraverso l’incontro tra domanda ed offerta sopratutto in marketplace dedicati. L’azienda vende sempre allo stesso prezzo ma la quantità cambia di volta in volta. Chi si aggiudica un’estrazione alla lotteria mondiali degli interessati vince la possibilità di acquistare la scarpa.

Scarsità e valore delle scarpe Air Jordan e Bitcoin
Scarsità e valore delle scarpe Air Jordan e Bitcoin

Ma cosa c’entra la scarsità delle Air Jordan con il Bitcoin?

Bitcoin è considerata una valuta digitale decentralizzata, il che significa che non è controllata da una banca centrale o da un’autorità. È progettata per essere limitata nel numero di monete create, con un massimo di 21 milioni di Bitcoin che possono essere messi in circolazione. Questo è un esempio chiaro di scarsità digitale. Ogni volta che un nuovo Bitcoin viene estratto, diventa sempre più difficile e costoso produrne altri. L’offerta limitata per default svolge un ruolo importante nel valore di Bitcoin.

Similarmente alle scarpe Air Jordan, la scarsità di Bitcoin contribuisce ad aumentare il suo valore. È un bene digitale che è impossibile replicare all’infinito, il che lo rende desiderabile e prezioso per molti investitori e appassionati, nonché il primo prodotto digitale non replicabile attraverso un copia/incolla. Giusto come una coppia di Air Jordan limited edition, il possedere Bitcoin può dare una prospettiva di apprezzamento di valore nel tempo.

Un’altra similitudine tra le due è la comunità che si è formata attorno a esse. Gli appassionati di Air Jordan e gli acquirenti di Bitcoin condividono una passione comune e spesso trovano modi creativi per scambiare, condividere e discutere i loro beni. Questa comunità è responsabile della creazione di mercati secondari, dove le persone possono acquistare e vendere le loro scarpe Air Jordan rare o scambiare Bitcoin.

Codice aziendale vs codice in linea

In conclusione, le scarpe Air Jordan e Bitcoin condividono una connessione interessante nel contesto della scarsità e del valore. Entrambi rappresentano l’idea di possedere qualcosa di unico e difficile da ottenere. Cosa succederebbe se un giorno i vertici di Nike, magari passando per un ipotetico momento di crisi aziendale/finanziaria, decidessero di inondare il mercato dell’offerta?

Cioè cosa succederebbe in sostanza se invece che 10.000 paie di Jordan4 blu ed azzurrino, di punto in bianco decidessero di metterne a disposizione 1.000.000? Non è un codice qui che fa il padrone ma CEO, ovvero umani che al variare del contesto possono cambiare le regole del gioco. Lo stesso non può valere per Bitcoin: per un cambio nell’algoritmo la maggior parte dei partecipanti deve essere d’accordo decidendo liberamente se aggiornare la versione del nodo con l’ultima release oppure opporsi e stare con le vecchie regole. Massima libertà e trasparenza. Che fine hanno fatto tutti i fork di Bitcoin che si spacciavano per l’alternativa “giusta” ?

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Non fidarsi delle società antifrode di criptovalute per il recupero crediti https://criptoaiuto.it/non-fidarsi-delle-societa-antifrode-di-criptovalute-per-il-recupero-crediti/ https://criptoaiuto.it/non-fidarsi-delle-societa-antifrode-di-criptovalute-per-il-recupero-crediti/#respond Tue, 02 Jan 2024 09:34:26 +0000 https://criptoaiuto.it/wp61/?p=2388

Non fidarsi delle società antifrode di criptovalute per il recupero crediti

Negli ultimi anni, l’interesse per le criptovalute è cresciuto in modo esplosivo, ma purtroppo, anche l’incidenza di truffe e frodi legate a questo settore si è ampliata. Tra le varie misure adottate per contrastare queste problematiche, molte società si sono presentate come società antifrode di criptovalute.

Tuttavia, è importante comprendere che non tutte le società che si presentano come investigatori di frodi sono affidabili e che potrebbero essere truffe a loro volta. In questo articolo esploreremo il motivo per cui bisogna essere cauti nel fidarsi ciecamente di tali società.

Mancanza di regolamentazione per le società antifrode

Il settore delle criptovalute nasce per essere decentralizzato e senza dover dimostrare qualcosa a qualcuno: questa mancanza di regolamentazione (di default) rende possibile per qualsiasi azienda presentarsi come “società antifrode di criptovalute” senza dover dimostrare la propria competenza o le giuste autorizzazioni. Prima di intraprendere qualsiasi azione con uno di questi servizi, è fondamentale condurre una ricerca approfondita sulla società, la sua affidabilità e soprattutto che non sia un’altra truffa.

società antifrode di criptovalute
società antifrode di criptovalute

Promesse di rendimenti elevati

Spesso, le società antifrode di criptovalute attirano i clienti con promesse irrealistiche di rendimenti elevati. Promettono di restituire ingenti somme di denaro in cambio di commissioni di iscrizione o rate mensili. Tuttavia, è importante ricordare che il trading di criptovalute comporta sempre un rischio e non esiste una formula magica per ottenere rendimenti garantiti. Le società genuine e affidabili non fanno promesse irrealistiche ma piuttosto informano i clienti sui rischi associati alle criptovalute.

Le truffe coinvolte nelle società antifrode di criptovalute spesso si nascondono dietro la mancanza di trasparenza. Promettono di fornire prove tangibili delle truffe individuate e di rimborsare le perdite dei clienti, ma di solito falliscono nel rispettare queste promesse. Senza un’adeguata trasparenza, non si può valutare la credibilità o la competenza di queste società. Pertanto, è fondamentale richiedere informazioni dettagliate sulle loro metodologie e verificare la loro esperienza nel settore.

Raccomandazioni per proteggersi dalle truffe  consocietà antifrode di criptovalute per il recupero crediti:

  • Fai sempre una ricerca approfondita sulla società, cercando informazioni sui loro affiliati, eventuali recensioni negative o segnalazioni di frodi passate.
  • Cerca evidenze di regolamentazione o autorizzazioni legali in relazione alla società.
  • Parla con altri utilizzatori del servizio per valutare la loro esperienza e soddisfazione.
  • Non cadere nella trappola delle promesse di guadagni garantiti o di restituzione di denaro in cambio di commissioni elevate.
  • Mantieni un atteggiamento critico e diffidente nei confronti delle società che non forniscono informazioni chiare e trasparenti.

 

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Come minare Bitcoin in Italia con impianto fotovoltaico e antminer L3+ https://criptoaiuto.it/come-minare-bitcoin-in-italia-con-impianto-fotovoltaico-e-antminer-l3/ https://criptoaiuto.it/come-minare-bitcoin-in-italia-con-impianto-fotovoltaico-e-antminer-l3/#respond Fri, 01 Dec 2023 09:22:34 +0000 https://criptoaiuto.it/wp61/?p=2361 Come minare Bitcoin in Italia con impianto fotovoltaico antminer ASIC e NiceHash

In questa guida pratica vediamo come minare Bitcoin in Italia avendo a disposizione della corrente gratis in più grazie alla sovrapproduzione dell’impianto fotovoltaico di casa. E’ diventato molto costoso minare Bitcoin se dobbiamo comprare energia elettrica in Italia, ma se abbiamo un surplus di energia in più, può essere più produttivo minare Bitcoin invece che cederla con scambio sul posto al GSE. Nello specifico vediamo come minare Bitcoin in Italia con impianto fotovoltaico antminer ASIC e NiceHash

Cosa è necessario avere per minare Bitcoin in Italia

  1. un hardware di mining: è possibile utilizzare un computer con una potente scheda grafica (GPU) o un’apposito dispositivo di mining (ASIC). I dispositivi ASIC sono più efficaci ma anche più costosi – nel nostro caso lo facciamo con un Antminer L3+ ( con una potenza di 700W è adatto infatti per iniziare a produrre qualcosina ). Non tutte le macchine possono minare Bitcoin: ognuna è progettata per risolvere puzzle matematici di diversi algoritmi alla base di criptomonete diverse.
  2. Avere una chiara visione dei costi / benefici ; l’estrazione di Bitcoin costa. In base ai costi fissi come l’hardware di cui ci dobbiamo dotare, il prezzo dell’energia elettrica per tenerlo acceso, l’affollamento della potenza computazionale del momento ( cioè quanti stanno minando in quel momento ) la remunerazione offerta dalla Pool possiamo stimare quanti satoshi guadagniamo. Ci sono dei calcolatori automatici che ci possono aiutare in questa scelta, come ad esempio questo. Attualmente infatti se volessimo minare con l’antminer L3+ sulla Pool di NiceHash otterremo mediamente 0,8$ /gg ( ovviamente lasciando acceso sempre la macchina)
  3. Unirsi ed iscriversi ad una mining pool: data l’alta competitività del mining di Bitcoin, è generalmente consigliabile unirsi a un pool di mining. I pool consentono di unire le risorse di mining con altre persone per aumentare le possibilità di guadagno. Si potrebbe anche minare “da soli” ma la possibilità che riusciamo ad avere la meglio con una concorrenza mondiale con il nostro L3+ è veramente bassa bassa. L’antminer L3+ ha un hashRate di 504Mh/s contro 436 Eh/s di tutte le macchine che stanno minando in questo momento. [1 Eh/s = 1000000000000 Mh/s ]
  4. Configurare il software e avviare il mining: è necessario configurare il software di mining inserendo le informazioni del pool, come l’indirizzo del pool e le credenziali di accesso. Una volta configurato, è possibile avviare il processo di mining  – solo in questo modo poi potremo ricevere la nostra fetta di torta proporzionalmente a quanta potenza mettiamo a disposizione
Come minare Bitcoin in Italia con impianto fotovoltaico antminer ASIC e NiceHash
Come minare Bitcoin in Italia con impianto fotovoltaico antminer ASIC e NiceHash

Impianto fotovoltaico per minare Bitcoin

La corrente in Italia costa. Ed è una delle nazioni in cui costa di più. Un pò perchè siamo poveri di materie prime e dobbiamo importarle pagandole a caro prezzo, un pò perchè ci siamo autosabotati nel 1987 con il referendum sul nucleare un Italia – sta di fatto che se ci serve energia elettrica ci costa. Negli ultimi anni si stanno utilizzando sempre di più fonti rinnovabili ( unica nota positiva del superbonus 110% ) come solare ed eolico. Grazie all’installazione di un impianto fotovoltaico ( con accumulo magari) non solo la nostra abitazione può essere indipendente energicamente ma generare energia in più da vedere al gestore GSE. Oppure impiegare l’energia in più per supportare Bitcoin rendendolo ancora più resiliente prendendo dei dividendi ( pagati in satoshi appunto). [ In questo senso spiegavamo in un altro nostro articolo perchè Bitcoin spinge l’efficenza delle fonti rinnovabili]

Opzioni diverse possono essere depositare fisicamente la macchina in un paese dove il costo dell’elettricità è molto inferiore. Per il nostro esempio casalingo invece vogliamo fare tutto in casa. Volendo potremmo farlo anche senza impianto fotovoltaico, ma il costo pagato per l’energia acquistata sarebbe molto superiore a quanto otterremo nel mining…attualmente!

Perchè è necessaria una mining pool con cui collaborare

Se volessimo potremmo metterci in proprio e combattere, cioè mettere in competizione, la nostra macchina con un enorme, immenso, quasi insormontabile esercito di altre macchine molto più potenti. La sfida è quella di scovare per prima un puzzle criptografico – al primo che lo scopre è dato il premio di minare un blocco ricevendo la ricompensa attuale di 6,25 BTC + le commissioni pagate per le transazioni per le approvazioni sulla catena dei blocchi.

Ci sono stati casi in passato, più unici che rari, di macchine in proprio che sono riuscite a battere da sole gli altri eserciti, ma si contano sulle dita di una mano – a fronte dei più di 800.000 blocchi creati fino ad ora. Fai pure tu la percentuale di successo. Le MiningPool sono nate con lo scopo di unire più minatori indipendenti e mettere in sharing la potenza di tutti così da alzare il successo di vincita. In base alla potenza che mette, ogni guerriero otterrà una ricompensa in proporzione. Con gli anni sono nate diverse mining pool, le più note sono:

  • Antpool
  • F2Pool:
  • BTC.com
  • Slush Pool
  • ViaBTC
  • Poolin
  • Huobi Pool
  • NiceHash

Nel nostro esempio ci registriamo su Nicehash.com – anche se tecnicamente l’antminer dell’esempio che portiamo non può mimare direttamente BTC perchè progettato per risolvere un’altro algoritmo ( scrypt ), NiceHash ci dà la possibilità mettendolo nella sua pool di ricevere ricompense in satoshi comunque.

Accediamo nella Dashboard iniziale. Nel menù in alto selezioniamo “mining” e quindi il pulsante in alto a dx “add asic”

Se vogliamo connettere un Asic ( nel nostro caso l’antminer L3+) seleziona “connect your asic device” ; seleziona l’algoritmo “script” ad aggiungi il nome che vuoi dare alla macchina sul “workname” . NB: la password lasciala “x”. Lascia la pagina aperta o  copiati i tutti i dati; ti serviranno come parametri da dare in input alla macchina nel passaggio successivo.

Collegare la macchina Antminer o la scheda grafica ad una presa di corrente ed una connessione internet

Oltre alla corrente è necessario che la macchina abbia una connessione internet. Con l’antminer in esempio ha la presa ethernet a cui collegarla ad internet. Prendi ora un device collegato sempre alla stessa rete internet e collegati all’indirizzo http://antminer.home ( oppure dopo aver scovato con che indirizzo interno è stato agganciato, digita 192.168.x.x ). La credenziali di default sono

  • user: root
  • password: root

Così facendo accediamo all’interfaccia grafica della macchina. Nel menù in alto andiamo sulla voce “Miner configuration” Quello che dovremo andare ad incollarci è l’indirizzo precedentemente creato con NiceHash nella riquadro pool1 compilando tutti i 3 campi: URL, Worker, Password. Clicca il pulsante Salva

Dopo qualche minuto, se hai fatto tutto come illustrato, nel pannello di NiceHash vedrai la tua macchina che sta generando dei dividendi. Ogni 1000 satoshi o più generati in 4h ti arriverà direttamente l’accredito sul wallet interno di NiceHash ( scelta predefinita e consigliata). Se vuoi in caso puoi anche farti accreditare su un wallet esterno totalmente staccato, ma ricordati le commissioni da pagare in rete! Fai un calcolo in base a quante macchine / potenza / generazione se questo ti conviene o meno.

Dal wallet in NiceHash puoi in ogni modo a piacimento trasferire i fondi ovviamente dove vuoi, anche tramite Lightning Network non pagando commissioni.

Conviene minare con macchina Asic in Italia avendo un impianto fotovoltaico ? Conclusioni

In questa guida abbiamo visto come minare Bitcoin in Italia con impianto fotovoltaico antminer ASIC e NiceHash. Una considerazione che ancora non abbiamo fatto è la stima dei guadagni fatti in precedenza è da intendersi su TUTTO il giorno. Ma di notte non c’è il sole, e quindi non possiamo fornire alla macchina energia di surplus, ovvero quella che svenderemmo al GSE perchè non la utilizziamo direttamente o l’accumulatore ( batteria ) è già piena..Se volessimo quindi tenerla accesa anche di notte, o abbiamo un accumulatore che ci aiuta ( e che si deteriora ovviamente) oppure dovremo ancora comprare energia in rete, il che come abbiamo visto ad un costo medio totale per un’utenza privata che si aggira intorno ai 0,30 €/Kwh ci metterebbe nella condizione di andare subito in perdita. A me che siamo molto visionari e ci aspettiamo che il valore dei satoshi prodotti ora fra qualche anno varranno molto di più..Oppure pensare di automatizzare lo spegnimento e l’accensione della macchina solo quando è presente il sole.

In ogni caso questo macchina Asic L3+ entry level sia per quantità di calore e rumore emessa, sia per energia richiesta ( 600w * 24h = 14,4 kwh ) è ciò che sento di consigliarti per tu che hai un impianto fotovoltaico e vuoi affacciarti al mining per la prima volta.

Da qui infatti si può solo che salire come prezzo per macchine che generano più hashrate ( quindi più costose ) , che richiedono più energia per farle funzionare ( quindi più costose ) e che richiedono maggior raffreddamento ed insonorizzazione ( quindi più costose). In conclusione conviene farlo solo se NON paghi la componente elettrica o delocalizzi le macchine per il mininig in una nazione a basso costo elettrico in cui puoi ottenere un locale fresco per la maggior parte dell’anno.

 

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Truffa USDT – attenzione ai token falsi https://criptoaiuto.it/truffa-usdt-attenzione-ai-token-falsi/ https://criptoaiuto.it/truffa-usdt-attenzione-ai-token-falsi/#comments Wed, 01 Nov 2023 15:17:16 +0000 https://criptoaiuto.it/wp61/?p=2323

Truffa USDT – attenzione ai token falsi

La creazione falsa di token USDT (Tether) rappresenta una minaccia crescente per chi è adescato online con la promessa di far riottenere delle criptomonete “in sospeso” o per facili guadagni. Tra le truffe che constatiamo ogni giorno c’è anche la Truffa USDT – attenzione ai token falsi. In questo articolo, esploreremo la questione della creazione falsa di USDT e le sue implicazioni per gli utenti che vengono truffati

Che cos’è il vero USDT Tether

Il Tether è un token collegato al dollaro statunitense ed è ampiamente utilizzato come mezzo di scambio nel criptomercato. Tuttavia, alcune preoccupazioni riguardanti la potenziale creazione di token USDT inesistenti o non adeguatamente supportati da riserve fiat hanno sollevato interrogativi sulla trasparenza del sistema e sulla sua integrità.

Il Tether (USDT) è un token stabile che mira a mantenere un valore di 1:1 rispetto al dollaro statunitense.

È emesso da una società chiamata Tether Limited, e il suo scopo principale è quello di fornire una stabilità rispetto alle oscillazioni di prezzo delle altre criptovalute. Per fare ciò, la società afferma che ogni token USDT è supportato da un dollaro reale detenuto in una riserva, ognuno dei quali può essere riscattato direttamente con la società.

Il problema della creazione falsa di token USDT

Partiamo con questo presupposto: Chiunque può creare un Token.

Analogamente agli NFT.

Nel 2017 molte aziende sponsorizzavano i loro token come fossero quelli che “più servivano” e che “promettevano guadagni” attraverso le ICO. Ad oggi meno del 1% di queste aziende hanno ancora un’organizzazione e ancora meno sono quelle che non hanno perso di valore.

Anche noi per gioco abbiamo creato un Token sulla blockchain di Ethereum: https://etherscan.io/token/0xa002033c9c82c8ba70065fdcc3c4cd3ad398da27?a=0xc5f3b1aaae005ed69b1be81144f9fa9479e937e6

A fronte di 1,000,000 di SYS però non troverai nessuno disposto ad acquistarli o detenerli perchè fondamentalmente non hanno valore. Così come se creo 1 milione di pezzi di carta con scritto 1€ e vado a venderli al vicino di casa probabilmente non me li scambierà con degli Euro “veri”. Mentre le fish del casinò posso andare a riscattarle in cassa del casinò. Ed il mio vicino può comprarmele, magari a fronte di uno sconto, se io ho da dargliene qualcuna – a patto che le utilizzi nello stesso casinò

Esistono anche altre blockchain su cui è possibile coniare dei token differenti da quella di Ethereum. Ad esempio la blockchain di Binance, Polygon, Optimistic, ecc – queste ultime hanno il “vantaggio” di avere meno costi di commissioni ( fee al miner ). Proprio per questo motivo che sono più soggette a raggiri online.

Per creare un token basta:

  1. istituire un contratto ( attraverso una scrittura digitale)
  2. il wallet di riferimento
  3. come si chiama
  4. il nome in breve (ticker)

Token USDT falso

Per i punti 3) e 4) visti in precedenza chiunque quindi può creare un token che chiamerà USDT e con ticker USDT. Ed è proprio quello che è successo nel caso che andiamo ora a vedere.

Un cliente che si è rivolto a noi dicendo di avere dei fondi su Coinbase Wallet ma di NON riuscire a “sbloccarli”

Truffa USDT - attenzione ai token falsi
Truffa USDT – attenzione ai token falsi

In questo caso il cliente credeva di detenere il pari valore in dollari. Questo ha portato a fidarsi nel tempo del suo “investimento”. Purtroppo abbiamo riscontrato che i fondi da lui detenuti erano USDT finti, quindi non riconvertibili con il pari valore in dollari.

Dal contratto https://bscscan.com/token/0xe03244ff6d45d45fa33faaef3b912048c4b8f0db?a=0x251343e39824Ce3d1073fA2b52d5d60d34FF7339 si evince proprio come in questo token non abbia controvalore a differenza del token USDT tramite la blockchain di Binance https://bscscan.com/token/0x55d398326f99059ff775485246999027b3197955?a=0x251343e39824Ce3d1073fA2b52d5d60d34FF7339

Fondi per sbloccare fondi

Per poter movimentare fondi su una determinata blockchain serve pagare una commissione al minatore per poter inserire la transazione nel blocco ed essere quindi approvata. I minatori accettano come metodo di pagamento il token nativo della blockchain in esame: il token BNB in questo caso.

I truffatori spingeranno per farsi avere altri fondi per sbloccare dei fondi

In realtà per movimentare i fondi bastano pochi centesimi di euro ( sempre prima convertiti con il token nativo).

Fondi insufficienti
fondi insufficienti per sbloccare fondi

 

Indipendentemente da che wallet tu abbia non ci sarà nessuno disposto a comprarti / accettare un token che non ha valore.

Il suggerimento rimane il seguente: se sospettate di qualcosa c’è molta probabilità che quel qualcosa sia vero.

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cosa fare se pensi di essere stato truffato online https://criptoaiuto.it/cosa-fare-se-pensi-di-essere-stato-truffato-online/ https://criptoaiuto.it/cosa-fare-se-pensi-di-essere-stato-truffato-online/#respond Sun, 01 Oct 2023 08:40:29 +0000 https://criptoaiuto.it/wp61/?p=2308 Cosa fare se pensi di essere stato truffato online

Se pensi di essere stato truffato online, è importante agire rapidamente per proteggere te stesso e limitare i danni. La truffa online è un crimine comune che coinvolge l’inganno di individui attraverso siti web fraudolenti, e-mail o social media. Ecco cosa fare se pensi di essere stato vittima di una truffa online:

Cosa fare se pensi di essere stato truffato online
Cosa fare se pensi di essere stato truffato online

La truffa online è un crimine e così deve essere denunciato

  1. Raccogli prove: Cerca di raccogliere tutte le prove possibili per dimostrare che sei stato truffato. Questo può includere schermate, e-mail, messaggi, ricevute o qualsiasi altra cosa che dimostri che hai effettuato un pagamento o hai fornito informazioni personali. Queste prove saranno fondamentali per eventuali reclami o denunce.  Prova a chiamare il numero di cellulare con cui ti ha contattato su una linea tradizionale ( no Whatsapp o Telegram ) e fai un match dei dati con i documenti che magari ti ha dato.
  2. Contatta la tua banca o la società di carte di credito: Se hai fornito informazioni di pagamento durante la truffa, contatta immediatamente la tua banca o la società di carte di credito per segnalare l’accaduto. Chiedi loro di bloccare il pagamento e monitorare le attività sospette sul tuo conto. Se hai già fatto un versamento ad un exchange ( bonifico in uscita) e da lì hai convertito cripto ed hai trasferito, purtroppo non c’è più molto che si può fare.
  3. Cambia le tue password: Se hai fornito informazioni di accesso durante la truffa, come le tue credenziali di accesso a un sito web o a un account, cambia immediatamente tutte le tue password. Assicurati di utilizzare password forti e diverse per ogni account. Se qualcuno è entrato attivamente sul tuo computer tramite applicazioni di controllo remoto ( anydesk, TeamViewer ) probabilmente il tuo computer è già compromesso
  4. Segnala la truffa: Segnala l’accaduto alle autorità competenti. Puoi contattare la polizia locale o fare una segnalazione su un portale di segnalazione delle frodi online, come quello gestito dal Ministero dell’Interno. Fornisci loro tutte le prove raccolte e tutte le informazioni di cui disponi. Denuncia alla PoliziaPostale se hai verificato che se sei stati truffato
  5. Informa le autorità competenti nel tuo paese: Se sei stato truffato da un sito web o una persona che opera in un paese straniero, informa anche le autorità competenti nel tuo paese. Possono essere in grado di fornire assistenza o lavorare con le autorità straniere per perseguire i responsabili della truffa.
  6. Aggiorna i tuoi controlli di sicurezza: Dopo essere stato vittima di una truffa online, è fondamentale prendere precauzioni extra per la tua sicurezza online. Installa un buon antivirus e firewall sul tuo computer, evita di fare clic su link sospetti o di aprire allegati non richiesti nelle e-mail e proteggi le tue informazioni personali evitando di utilizzare Wi-Fi pubblici non sicuri.
  7. Fai attenzione alle future truffe: Sii consapevole delle possibili truffe online e impara a riconoscerle. Non fornire mai informazioni personali o finanziarie a siti web o persone sospette. Leggi attentamente i termini e le condizioni prima di effettuare un pagamento online e utilizza solo siti web affidabili o piattaforme di pagamento sicure. Probabilmente qualcuno in futuro tenterà di truffarti promettendoti di recuperare parte dei fondi persi
  8. Cerca di uscire dal raggiro: Un truffatore difficilmente ti darà indietro i fondi, quindi cerca un modo furbo per metterlo alle strette e farti restituire parte del denaro. Occhio a non cascarci però: se ti restituisce il denaro per farti credere che l’investimento sta andando bene è un’arma fortissima su cui non cascarci!

Agisci consapevolmente a priori se pensi che si tratti di una truffa online

Ricorda, essere truffati online può essere spiacevole e frustrante, ma agendo prontamente e seguendo questi passaggi, puoi ridurre i danni e fare il possibile per proteggerti dalle future truffe.

In centinaia tutti i giorni finiscono vittime di una truffa – chiedi ora un parere prima di procedere

 

 

 

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