Sono stato truffato online: la mia storia e come ci si sente

Sono stato truffato online: la mia storia e come ci si sente

Sono stato truffato online: la mia storia e come ci si sente

Sono stato truffato online anche io e volevo condividerti la mia esperienza di dolore / frustrazione / disagio / preoccupazione / imbarazzo e tante altre emozioni che ho provato. Ecco come ci si sente. E come te che probabilmente stai leggendo perché sei stato vittima di un raggiro di qualche genere puoi sicuramente condividere. Ho scelto di aprire l’agenzia CritpoAiuto perché nel 2012 sono stato io stesso vittima di una truffa.

In quel periodo mi trovavo in Silicon Valley e cercavo un alloggio a poco prezzo perché non avevo molti risparmi avanzati; vedendo su un annuncio un appartamento molto carino ad un prezzo più basso della media ho subito risposto. Avevo usato il portale anche in passato e mi ritenevo in gamba a sapere distinguere una bufala da qualcosa di veritiero. Preso dall’eccitazione, dalla frenesia e dall’urgenza per farmi scappare l’affare del momento mi sono buttato a capofitto.

Razionalmente se ripenso a tutti i passaggi che adesso ti descrivo so benissimo che erano dei forti campanelli d’allarme che adesso so con certezza che nascondono una gabola.

Le motivazioni che spingono a rischiare

Se analizzo a freddo le motivazioni che mi hanno indotto a rischiare il primo approccio sono le seguenti:

  • Possibilità di fare un affare
  • Incertezza valutata minima
  • Contatto con una persona via telefono
  • Basso investimento iniziale

Avendo sentito il potenziale proprietario di casa circa la disponibilità e le vari informazioni di base, stavo assaporando il profumo di alloggiare in un attico a San Francisco per poche centinaia di dollari al mese! Ero super gasato all’idea. E dovevo solo pagare un acconto iniziale perché il proprietario non poteva fisicamente trovarmi in quei giorni perché era via per lavoro ed è per questo che era libera la sua casa.

“Beh tutto può tornare effettivamente” mi dissi tra me e me. Mi aveva chiesto i fondi tramite Union Transfer, metodo nuovo e mai usato personalmente ma per 500$ di anticipo ci stava rischiare- anche perché poi il potenziale godimento sarebbe stato decisamente ripagato.

All’epoca era appena nato Bitcoin e si trovava solo tra qualche forum di Nerd cypherpunk – chi voleva farsi pagare senza essere rintracciato doveva farlo ancora a mano via contante. Oppure con dei tassi di commissione da strozzinaggio ( 12%!! )  c’erano servizi tipo Union Trasfer in cui direttamente in tabaccheria depositavi i fondi e da qualsiasi parte del mondo ad un analogo esercente che offriva il servizio il destinatario a fronte di una carta d’identità ritirava al netto delle commissioni i fondi.

Scoprii solo successivamente che i controlli della carta d’identità del ricevente non erano eseguiti con scrupolo; chiunque sostanzialmente dichiarandosi Mario Rossi facendo vedere un documento anche mal fatto poteva ritirare i soldi che giacevano a suo nome.

Il prima passo è indolore ma dal secondo iniziano i dubbi

Ci si inizia a domandare se ci sia dietro una truffa quando ti vengono chiesti i soldi per la seconda volta per un qualcosa di apparentemente strano e sicuramente non previsto inizialmente. Nel mio caso, il proprietario di casa, dopo che quasi giornalmente mi chiamava per rassicurarmi e per darmi più informazioni – di fatto stava lasciando la casa ad uno sconosciuto senza averlo mai visto – dopo qualche giorno mi chiedeva di fargli un nuovo trasferimento perché doveva spedirmi le chiavi.

“Beh anche in questo caso può essere , anche se avrebbe potuto dirmelo prima” pensai ancora. Seguirono ennesime raccomandazioni telefoniche in cui il proprietario si scusava ma proprio si era dimenticato in una prima fase di comunicarmelo.

Quello che ti scatta in questa situazione è la seguente riflessione “dato che sono già dentro ed ho già investito, spero che sia l’ultima cosa che mi chiede e che finalmente potrò poi godermi il bene acquistato”. Speri, e già una parte di te lo teme, che non sia finito in una trappola. Perché i presupposti ci sono :

  1. contatto online
  2. mai visto di persona
  3. trasferimento di soldi non tracciati
  4. richiesta strana

Però allo stesso tempo pensi che vale comunque la pena rischiare; l’alternativa sarebbe stata comunque più costosa. In ogni caso hai la carta d’identità in mano del proprietario, suo indirizzo di casa, il suo numero di cellulare – se dovesse fregarmi ho tutti gli elementi per denunciarlo!

SPLOILER: tutto quello che avevo in mano erano nient’altro che documenti falsi, photoshoppati o rubati cioè carte d’identità online di gente a loro volta truffate. Con il numero di cellulare inoltre non potevo fare una cippa dato che può tranuquillamente essere rubato anche quello o la SIM intestata ad un prestanome di convenienza ( o tramite le stesse carte d’identità rubate di cui sopra ).

Altro giro in Wester Union per un altro trasferimento.

La voce registrata con cui interagivo per il versamento mi metteva all’erta di “non spedire fondi a persone conosciute online che probabilmente poteva essere una truffa” ma ovviamente non ci badavo più di tanto forte delle mie convinzioni e prove che possedevo.

“OK ma quando ricevo le chiavi ?”

Proprietario: “ti mando subito il tracking della spedizione”

SPOILER 2: era uno screenshot palesemente photoshoppato

Lascio passare qualche giorno per vedere se la situazione si aggiorna ma nulla la spedizione sembra bloccata.

Altro inghippo all’orizzonte.

Mi chiama il proprietario. Mi dice la sua vera situazione che ha dell’assurdo ma mi garantisce che è proprio così: è un reverendo che è andato a fare volontariato in Sud America. Ha dovuto aiutare delle persone in difficoltà ed è rimasto al verde, quindi prima di sbloccarmi le chiavi gli servirebbe anche il mese di affitto in anticipo….

La mia perplessità che non disturbava il sonno nell’ultima settimana si trasforma in ansia in tempo zero. Capisco che, anche dopo aver ricevuto svariate chiamate di altre signore che mi confermano della veridicità del reverendo con preghiere e suppliche, di essere cascato nella tela di un ragno.

Ma non volevo crederci! Come posso esserci cascato?? Non è possibile mi sto sbagliando ed è tutta una pura causalità. Orami ci sono troppo dentro e voglio sperare che un giorno di riderò sopra di questa situazione assurda in cui mi sono imbattuto. Dopo ovviamente aver soggiornato nel suo attico pagandolo a prezzo stracciato.

Ho troppo da perderci per poter rinunciare ora quindi accordiamo insieme che pagherò, per venire in contro alle sue esigenze solo parte dell’affitto, e non la rata intera.

Stessa procedura che ormai conoscevo a memoria: giro dal tabaccaio che mi guardava sempre più insospettivo, dopo avermi visto già 3 volte nel giro di una settimana versare contanti per trasferire denaro nelle Filippine. Anche lui mi ammoni su possibile truffe ma credevo di non avere scelta ormai: ero dentro fino al collo e rinunciare avrebbe voluto dire perdere tutti i soldi precedenti. Quindi convincendomi sulle prove oggettive che credevo di avere in mano eseguivo l’ennesimo trasferimento.

Ok questo è l’ultimo, ora voglio le chiavi che fra qualche giorno entro nell’appartamento.

I giorni passano e non ricevo comunicazione del DHL della mia consegna. Ufficialmente ho perso il sonno. Mi sento un cretino. Incomincio a pregare anche io. Perché in fondo ho fatto del bene ad una persona che stava facendo del bene…

SPOILER 3: le tecniche di persuasione truffaldine puntano molto sul coinvolgimento emotivo cercando di farti immedesimare in situazioni verosimili le vittime. Componenti come quelle religiose, di disagio famigliare, di urgenza per non perdere la priorità sono forti campanelli d’allarme

Tutti i miei incubi finiscono vedrai. E solo questione di tempo.

Finalmente mi arriva una chiamata. E’ quella giusta penso. E’ il proprietario. E’ rimasto coinvolto in un incidente ed ha bisogno del mio aiuto.

CIOE ?? IL MIO AIUTO?

“Si, sei l’unica persona che può aiutarmi ora” – una persona a cui affitti il tuo appartamento di svariate centinaia di migliaia di dollari conosciuta da qualche settimana – che ora è l’unica in grado di aiutarti ? E per aiuto ovviamente si riferisce alla pecunia.

“ho subito un incidente in macchina e non ci vedo più,  dovresti aiutarmi con l’altra parte dell’affitto.”

Riattacco la cornetta senza rispondere. Ora sono certo di essere truffato.

Scoppio a piangere.

Mi sale un senso di inadeguatezza, di frustrazione e di rabbia mischiati.

Ripenso a quelle storie da Studio Aperto in cui nonnini aprivano la porta a tecnici Enel in divisa per poi venir svaligiati. Ma non ho 80 anni! Almeno loro hanno la scusante dell’età penso, io no.

Eppure mi ritrovo senza casa, e senza soldi.

Adesso sono io che devo chiedere ai miei un aiuto. Ma con che coraggio lo faccio? Mi sento perso, svuotato dentro. Non ho la forza per prendermi la responsabilità per quello che è accaduto. Vorrei strapparmi i capelli dalla collera che mi sale da dentro ma vengo paralizzato dai sensi di colpa.

  • Cosa avrei potuto fare con quei soldi?
  • Quanto lavoro ci vuole per poter riguadagnare ?
  • Come posso esserci cascato?
  • Ora come faccio?
  • Non me lo posso permettere
  • Sono un cretino

Cerco disperatamente online cosa posso fare. La doccia fredda non tarda ad arrivare: una volta spediti i fondi sono irrintracciabili appunto. Ed il circuito Wester Union è risaputo essere un mezzo sia per chi non ha un conto corrente (tutti quelli che noi occidentali definiamo terzo mondo) e vuole spedire soldi a casa ma si presta bene anche per truffe. Soprattutto online.

La verifica dell’identità non è eseguita da un pubblico ufficiale ma direttamente dal tabacchino. Se agisce inconsapevolmente ed ignaro non è comunque responsabile della veridicità delle informazioni del documento fiscale. Oppure si prende una fetta della torta.

Questo è come sono stato truffato online. Purtroppo non è stata l’ultima volta.

Come ci sono uscito

Non è stato facile affrontare il trauma e lo shock post truffa. Un po’ per tutte le emozioni sopra descritte, un po’ per la mancanza di fiducia su praticamente ogni aspetto della mia vita nei momenti successivi.

In primis fiducia di me stesso.

Non mi sentivo più in grado di affrontare aspetti anche banali della quotidianità. Sono comparsi i primi attacchi di ansia. Di panico. Per le successive settimane ho avuto difficoltà a farmi vedere per strada. Perché mi sentivo sbagliato.

Riuscendone poi finalmente a parlare con amici stretti, conoscenti di famiglia che ci sono passati anche loro, ho capito di essere una vittima. Di essere io dalla parte del giusto e di aver subito piuttosto che creato. Perché anche se sei tu che fai, in quel momento sei spinto a fare, trascinato dalla manipolazione di criminali. E’ brutto da dire ma sono bravi nel portarti nella trappola.

Mi sono reso conto di non essere l’unico, il solo, sia per età, per etnia e per situazione. Ho denunciato sapendo che molto probabilmente sarebbe finita archiviata dopo poco.

Ci è voluto tempo ma sono riuscito a superarla. Con l’aiuto anche di professionisti. Non riesco ancora a riderci come avrei voluto ma mi ha portato alla consapevolezza che in molti possono finire nella mia situazione.

Soprattutto al giorno d’oggi con le cripto. Il metodo è molto simile ma è ancora più facile trasferire soldi

Ed ecco perché ho deciso di fondare CriptoAiuto nel 2016

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