Inflazione nel corso della storia

Il 2022 può essere segnato come l’anno della guerra in Ucraina e quello dell’inflazione. La follia della guerra può essere in certi sensi paragonata a quella dell’inflazione. L’inflazione nel corso della storia c’è sempre stata, dalla creazione del concetto di denaro.

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Che cos’è l’inflazione

Erroneamente si riferisce all’inflazione come l’aumento dei prezzi: non si dovrebbe confondere l’effetto con la causa. L’inflazione è l’aumento di moneta in circolazione; l’aumento dei prezzi la sua causa. Più c’è moneta in circolazione, meno costa il denaro e più i prezzi salgono.

Per anni ci eravamo dimenticati – i più giovani nemmeno se la ricordano – di quest’erosione di potere d’acquisto che con la Lira era molto più marcato e “grazie” all’Euro invece si è quasi smesso di parlarne.

O quasi. Fino a qualche mese fa dove la tempesta perfetta di post covid con gli incentivi a pioggia ( elicopter money) concessi a chiunque e la paura per la scarsità di materie prime dovute al conflitto in atto, stanno avendo conseguenze rimarcabili su tutta la popolazione. Escluse a solito le élite.

Perchè la Banca Centrale Europea ( BCE) ovvero l’autorità che vigila sulla moneta della comunità Europea ha come obiettivo ultimo – o almeno è quello che si prefigge di fare – di mantenere una costante inflazione pari mediamente al 2% annuo attraverso i tassi di interesse. Abbassando o alzando i tassi di interesse, immette di fatto liquidità o la ritira dal mercato.

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Perchè l’inflazione è sbagliata

Facciamo un banale esempio perchè l’inflazione è uno dei mali che affligge l’economia moderna, ma che è perfetta per il consumismo.

Se i prezzi salgono – e come abbiamo visto sono la causa dell’immissione di una maggiore quantità di moneta sul mercato – ma il mio stipendio non sale nella stessa misura, mi troverò a poter comperare una quantità inferiore di beni ( o a pagare di più la stessa quantità di beni).

Questo meccanismo insano è quello che spinge a non detenere risparmio perchè sai che questo viene eroso dal potere d’acquisto nel tempo. Ed è mediamente del 2% annuo. La cara nonna che teneva le Lire sotto al materasso questo non poteva capirlo ma funzionava ugualmente così.

Con 1000 Lire ci comprava un kilo di pane: perchè invece ora lo stesso bene costa 4 €/kg? Grazie alla svalutazione della moneta, cioè alla diminuzione del potere d’acquisto dovuta ad un’immissione costante di moneta in circolazione dalle banche centrali. 

La cosa più assurda? Alla BCE non costa nulla produrre 1 Euro in più ! Non deve avere in “casa” nessun controvalore: welcome to FIAT money dal 1944 la politica monetaria è così scandita

Come ha funzionato l’inflazione nel corso della storia

Nell’impero romano tra il secolo I a.C. e il secolo III d.C. Al tempo di Augusto il sistema monetario era basato su tre tipi di monete:

• l’aureus, contenete circa 8.2 grammi d’oro
• il denarius, costituito da circa 3,9 grammi d’argento
• le monete di rame utilizzate per i pagamenti spiccioli

Per risparmiare sulle riserve di oro e di argento cosa hanno pensato di fare i burocrati dell’epoca? Hanno pensato di immettere più monete in circolazione- allo stesso modo delle Banche Centrali odierne –  in modo da contenere la crisi finanziaria dello Stato. Ecco che già nel I secolo d.C. ridussero la quantità di metallo prezioso presente nelle monete.

Al tempo di Nerone, l’aureus pesava 7.3 grammi d’oro per raggiungere i 4.5 grammi d’oro all’epoca di Costantino. Sorte analoga toccò al denarius che nel 270 d.C. conteneva ormai solo 0.17 grammi di argento.

I commercianti visto che costava tutto di più chiesero progressivamente una sempre maggiore quantità di monete in cambio dei prodotti da loro venduti, e questa spirale la ritroviamo nei giorni d’oggi.

Ti suona familiare come situazione?

Sicuramente l’hai già fatto, ma prova a confrontare lo stesso bene o servizio di qualche anno fa e ricordati quanto l’hai pagato. Non costa di più ora? Ed il tuo stipendio è cresciuto nella stessa proporzione? Se non è così , benvenuto ancora una volta nel club della perdita del potere d’acquisto.

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