L'importanza dell'open source nella blockchain

L'importanza dell'open source nella blockchain


Non tutte le blockchain sono uguali. Esistono quelle decentralizzate ( DLT ) e quelle invece dove a detenere i nodi sono una cerchia di attori. Esistono quelle in cui il codice è scritto privatamente e custodito e quelle, come quella di Bitcoin dove si ha dato importanza all’open source del codice, condiviso cioè pubblicamente e a cui ognuno può aiutare al suo sviluppo.

Solo questi 2 differenze dovrebbero già farti pensare….

 

Ti do 2 righe per riflettere

 

 

OK ancora un pò

 

Bene.

Ecco ora pensa al tuo wallet, o quello che andrai a scegliere…


l'importanza dell'open source




Come fai a fidarti delle funzionalità e della sicurezza che dice di avere? Credi al sito internet? Ma che daVero ?

 

No, guardi se il suo codice è pubblico. O è uno di quei punti da prendere in considerazione ( per me fondamentale, il primo in assoluto ). Perché è la rete di sviluppatori, o tu se ne hai le capacità, che leggendo i codici sorgenti capisci come è studiato , ed in caso quanto male invece è progettato. Perché il codice è di dominio pubblico. E’ tutto trasparente, alla luce del sole.

Ed è la comunità che valuta costantemente. Quindi tendenzialmente anche se non sei un esperto, se un programma è open source e ci sono recensioni positive, di quelle vere però, puoi fidarti.

Non viviamo più nell’epoca dei sistemi operativi chiusi – anche se ci sono ancora 900 milioni di PC  che hanno installato Windows 10 !!! – quello di cui ci si può fidare è solo open source. E non è vero che siccome è libero, anche gli hacker hanno più facilità a bucarlo. Credo proprio nella tesi opposta: siccome è libero, la comunità si aiuterà maggiormente a vicenda analizzando e risolvendo vulnerabilità piuttosto che singole società.  Il fatto di non rivelare a nessuno il codice con la chiusura con l’esterno c’è più campo agli attaccanti malevoli di scoprire vulnerabilità che meno persone all’interno delle mura hanno visto.

Ovviamente questa forbice, aumenta tanto più che il programma open source è diffuso. Maggiore diffusione infatti significa anche che più persone potranno aiutare a sviluppare funzionalità e risolvere bachi.

 

E la blockchain cosa centra ?

 

Beh, è essa stessa un programma e come tale deve essere scritto. Se non è open source, qualcuno vuole detenere la proprietà tutta per se. E non è un crimine chiariamoci, ma implica il fatto di:

  • non essere totalmente trasparente
  • sfruttare posizioni monopoliste nella maggior parte dei casi
  • avere risorse limitate di capitale umano
  • poter permettere solo a certi attori di entrare nelle tue mura, discriminando chi ad esempio non può permetterselo

e questo nel mondo di internet 2020 non è più accettato.

Le varie blockchain proprietarie che sono nate, di fatto non sono così rivoluzionarie,  perché sostanzialmente sono database distribuiti su più server localizzati in posti che so di preciso dove sono. Una sorta di cloud server che controllo in ogni aspetto. Nulla a che vedere con i nodi decentralizzati della blockchain prima e più famosa, quella di bitcoin scritta con l’importanza del  open source reso pubblico da subito: è lì la vera rivoluzione.

Non “ content is king” Bill, Code is.

 

 

 

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