Bitcoin: Non si può tassare una valuta
Negli ultimi anni, è emersa una domanda che ha fatto discutere esperti, economisti e appassionati di criptovalute: è possibile tassare Bitcoin? Mentre le istituzioni finanziarie e i governi cercano di mettere ordine in un settore ancora considerato “wild west”, è importante comprendere che Bitcoin, come qualsiasi valuta estera, non può essere tassato se lo si utilizza. In sostanza non si può tassare una valuta.
La Tassazione delle Valute Tradizionali
Per meglio comprendere questo fenomeno, dobbiamo prima considerare come vengono tassate le valute tradizionali. Quando un individuo riceve un pagamento in euro per un servizio, ad esempio, è tenuto a dichiarare quel reddito e pagare le tasse su di esso. Tuttavia, se decide di convertire quegli euro in dollari o yen per effettuare un acquisto, non viene tassato per l’azione di conversione – paga solo delle commissioni di conversione all’entità che la effettua. La stessa logica vale per Bitcoin.
Per il semplice possesso – come così come per qualsiasi altro asset – invece il legislatore potrebbe imporre una tassazione. Con un wallet non custodial nessun entità potrà rivalersi sui tuoi bitcoin.
L’Acquisto e la Spesa di Bitcoin
Quando acquisti Bitcoin, stai scambiando una valuta (euro o dollari) con un’altra valuta (Bitcoin). Questa transazione non è di per sé tassabile. Inoltre, se decidi di utilizzare il tuoi Bitcoin ( o parti di esso) per acquistare beni o servizi, non viene generato alcun reddito imponibile. La ragione è semplice: stai semplicemente usando una valuta per ottenere beni o servizi, esattamente come faresti con qualsiasi altra valuta. In questo senso non si può tassare una valuta se la si utilizza come metodo di pagamento.

Spesa di Bitcoin vs. Conversione in Euro
Uno dei punti più rilevanti da sottolineare è che, spendendo Bitcoin direttamente, eviti di dover affrontare le trappole fiscali legate alla conversione in euro. Quando converti Bitcoin in euro, si apre un panorama complesso di potenziali tassazioni, dato che ogni volta che il Bitcoin è rivalutato rispetto all’euro, potrebbe generarsi una plusvalenza soggetta a tassazione.
Tuttavia, se utilizzi i tuoi Bitcoin per il pagamento, non sussiste questa necessità.
Non ci sono guadagni o perdite realizzati, dunque non ci sono tasse da pagare.
Le Mosse del Legislatore
Le iniziative legislative che mirano a tassare le criptovalute ( dal 2026 33% di tasse sulle plusvalenze dall’ultima normativa) spesso si basano su un malinteso fondamentale: trattare Bitcoin e le altre criptovalute come se fossero beni, anziché valute. Questo approccio potrebbe creare confusione e ostacolare l’adozione delle criptovalute. Le leggi fiscali difficili da applicare e la mancanza di chiarezza spesso portano a una scarsa volontà di utilizzare Bitcoin e altre criptovalute nell’economia quotidiana.
Per ora.
Paga in bitcoin piuttosto che convertirlo
In sintesi, le mosse dei legislatori di tassare Bitcoin sembrano essere, in buona parte, inutili. Bitcoin, come qualsiasi altra valuta, non può essere tassato in quanto tale. Utilizzare Bitcoin per acquistare beni e servizi, senza convertirlo in euro, è una strategia efficace per evitare tassazioni e complicazioni fiscali. La vera sfida per i regolatori sarà quella di riconoscere e adattarsi alla realtà che Bitcoin e le criptovalute non sono solo beni, ma valute con cui le persone possono interagire nel mondo moderno.