Prelievo Forzoso sui Conti Correnti Italiani del 9 e 10 Luglio 1992 - wallet non custodial

Prelievo Forzoso sui Conti Correnti Italiani del 9 e 10 Luglio 1992 - wallet non custodial

Prelievo Forzoso sui Conti Correnti Italiani del 9 e 10 Luglio 1992 – wallet non custodial

Il 9 e il 10 luglio 1992, l’Italia si trovò a fronteggiare una delle più grandi crisi finanziarie della sua storia. In risposta a tale situazione, il governo italiano presidiato da Amato intraprese una misura estrema per cercare di controllare la situazione: il prelievo forzoso sui conti correnti nella notte tra il 9 ed il 10 Luglio 1992. Vediamo in quest’articolo che cos’è stato il Prelievo Forzoso sui Conti Correnti Italiani, se c’è possibilità che riaccada e come un wallet non custodial può proteggerti.

Origine della crisi finanziaria del 1992

La crisi finanziaria del 1992 fu causata principalmente dalla corruzione diffusa nel sistema politico italiano, che divenne nota come Tangentopoli. Scandali di tangenti coinvolsero una vasta gamma di politici di alto livello e imprenditori, generando un’enorme perdita di fiducia nella classe dirigente. Questo instabilità politica si tradusse in un crollo delle borse e un aumento dei tassi di interesse, mettendo in ginocchio l’economia italiana in cui vigeva la Lira.

Di fronte a un crollo del sistema finanziario, il governo italiano si trovava costretto ad agire rapidamente per evitare il collasso delle banche e del sistema bancario. A causa del diffuso sospetto di evasione fiscale, il prelievo forzoso sui conti correnti fu proposto come soluzione per recuperare fondi rapidamente e ripristinare la fiducia dei mercati internazionali nell’Italia.

Il funzionamento del prelievo forzoso sui conti correnti:
La misura prevedeva l’imposizione di una tassa del 6 ‰ ( 6 per mille ) su tutti i depositi correnti superiori a 20 milioni di lire italiane. Per i depositi superiori a 100 milioni di lire italiane, la tassa saliva al 15 ‰. Si stima che il prelievo forzoso abbia portato ad un recupero di circa 50 trilioni di lire italiane, fornendo al governo una boccata d’ossigeno finanziaria necessaria per affrontare la crisi.

L’impatto sulla società italiana:
Il prelievo forzoso provocò un’ondata di proteste e scontento tra la popolazione italiana, che vedeva i propri risparmi ridotti significativamente da un giorno all’altro. Infatti il decreto fu approvato di corsa in tarda serata del 9/7/92. Il senso di ingiustizia e violazione della proprietà privata fu profondamente sentito da molti cittadini, che avevano depositato i loro risparmi per garantire un futuro sicuro per le loro famiglie. Secondo il governo però, ovvero un sistema finanziario collassato, avrebbe potuto avere conseguenze ancora più disastrose.

Prelievo Forzoso sui Conti Correnti Italiani
Prelievo Forzoso sui Conti Correnti Italiani

Wallet non Custodial – come impedire che ciò riaccada

Attraverso un proprio wallet non custodial questo esempio storico di espropriazione del denaro non può più avvenire. Sebbene l’inflazione è una tassa che fa ancora più male, per la maggioranza dei mass media non avendo un capro espiatorio, non può essere accusato nessuno. Se hai letto altri nostri articoli hai capito come invece l’inflazione è solo una delle cause dell’aumento di moneta in circolazione e come le Banche Centrali siano il vero colpevole, vediamo se un prelievo forzoso o patrimoniale che si voglia, sia ancora fattibile al giorno d’oggi.

Quando i governi saranno nuovamente alle strette, perchè prima o poi ciclicamente questo avviene ( grazie alla moneta FIAT ), non è escluso che il governo in carica possa nuovamente dar luogo ad una patrimoniale sui conto correnti.

Attraverso il deposito di bitcoin presso il proprio wallet di cui si gestiscono le chiavi private ( wallet non custodial ) questo è impossibile. Infatti l’indirizzo BTC è pseudo-anonimo non conoscendo l’identità della persona/società che si cela dietro questa stringa di codici, non è possibile quindi sequestrare forzatamente dei fondi. Bitcoin nasce infatti come moneta nativa di internet, non censurabile e decentralizzata. Per sua natura non può esistere un controllore sopra al protocollo che ne vieti o alteri il suo funzionamento.

A differenza di un wallet custodial gestito da una qualche organizzazione ( exchange, ecc) su cui lo stesso può ricevere pressioni dai vari enti regolatori e normativi di prelievo e confisca, un wallet non custodial è totalmente indipendente e nessuno, se non viene a conoscenza del seed o delle chiavi private può movimentarne o prelevare i fondi forzatamente.

 

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